TRATTAMENTO CON ONDE D’URTO FOCALIZZATE NELLA SPALLA CALCIFICA
Le calcificazioni di spalla sono abbastanza frequenti. Si stima che siano presenti soprattutto nei pazienti con rottura della cuffia dei rotatori, in coloro che hanno un acromion di forma uncinata e nei soggetti affetti da spalla congelata.
La diagnosi prevalentemente è radiografica e/o ecografica.
La tendinite calcifica è una malattia evolutiva che si instaura nel momento in cui si formano i primi depositi di sali di calcio all’interno del tendine. Poi la malattia va incontro ad una fase di maturazione in cui la calcificazione si ingrandisce. E’ in questa fase che vi può essere la insorgenza di una notevole dolorabilità locale presente soprattutto di notte tale da dare origine al cosiddetto quadro della spalla congelata.
In queste condizioni il paziente ha dolore acuto e non riesce minimamente a muovere la spalla. Attualmente la possibilità di trattare le calcificazioni con le onde d’urto ha completamente modificato l’approccio a questa malattia, permettendo di solito una rapida attenuazione del dolore (in genere dopo 3-5 sedute a distanza di 5/7 giorni).Alle onde d’urto andrebbe associata una precoce rieducazione funzionale tale da consentire un progressivo ritorno alla normalità.
EFFETTI DELLE ONDE D’URTO
- Eliminazione dei fibroblasti calcificati
- Aumento della produzione di collagene
- Incremento del metabolismo e della microcircolazione
- Aumento dell’eliminazione della sostanza P
- Diminuzione della tensione muscolare
OZONOTERAPIA: COS’E’ E A COSA SERVE
L’Ozonoterapia è una metodica di trattamento codificata che si basa sull’ efficacia terapeutica della somministrazione di una miscela di ossigeno e ozono a livello dei tessuti e del sangue.L’ozono, a contatto con i tessuti, libera una serie di sostanze antiossidanti che fungono da mediatori biologici responsabili delle numerose azioni terapeutiche, tra cui le più importanti comprendono l’ attivazione del microcircolo con relativo aumento del rilascio di ossigeno ai tessuti, attività antinfiammatoria e analgesica, antibatterica, antivirale e antifungina, cicatrizzante e rigenerativa sui tessuti. Tale metodica, sotto forma infiltrativa, è utilizzata con notevole efficacia nel trattamento delle cervicobrachialgie, lombosciatalgie, artrosi di ginocchio, spalla e caviglia, nelle tendiniti e artriti resistenti a fisioterapia. Meno nota risulta la somministrazione endovenosa dell’ozono definita Grande Autoemo (un prelievo di sangue da paziente che viene sottoposto ad un processo di ozonizzazione e successiva lenta reinfusione dello stesso in un circuito chiuso) che sfrutta il potere immunomodulante e antimicrobico dello stesso per il trattamento di patologie come allergie, infezioni ricorrenti, deterioramenti cognitivi, anti aging, SLA, Artrite Reumatoide ecc. Sulla scorta dei risultati scientifici pubblicati dalle Società di riferimento (SIOOT e FIO) risulta recente l’utilizzo di tale metodica in patologie come la Fibromialgia, Sindrome da Fatica cronica, Fatigue post trattamenti oncologici e malattia da Covid. L’ozono in quanto gas e non sostanza proteica non procura reazioni allergiche né effetti collaterali laddove somministrato seguendo le linee guida nazionali, da personale medico qualificato. Controindicato in gravidanza, nei pazienti affetti da ipertiroidismo, da difetti della coagulazione, nei cardiopatici e pneumopatici gravi.
L’ATTIVITA’ SPORTIVA IN RELAZIONE ALL’ETA’. IL PARERE DEGLI SPECIALISTI DI STATIKLAB
Lo sport è raccomandabile a tutte le età, ma vanno analizzati diversi
fattori. Il primo consiglio che si può dare, dopo tanto riposo forzato
legato alla pandemia, è rivolgersi ad uno specialista per verificare il
proprio stato di salute ed individuare lo sport più indicato. Nei bambini va verificata la presenza di dismorfismi o paramorfismi (Scoliosi, dorso curvo, atteggiamento scoliotico) . Chiedo sempre al bambino quale sport preferisce ( considerando sempre il rapporto scelta/beneficio) in quanto non bisogna sottovalutare l’aspetto motivazionale ed emozionale. Nell’età adulta invece possiamo verificare l’obiettivo da raggiungere sia che trattasi di sport amatoriale (mantenere forma fisica, calo ponderale ecc….) che sport agonistico (ad es. partecipare ad una maratona) .Lo specialista con l’ausilio di esami ematochimici ed una valutazione posturale può dare un parere favorevole sul tipo di sport preferito . In caso di attività agonistica è indispensabile effettuare una visita di idoneità sportiva. Gli anziani devono stare più “attenti”, ma non per questo rinunciare ad una vita attiva. Da fisiatra dico sempre: “L’artrosi si combatte con il movimento non stando a casa in poltrona”…basterebbero 30 minuti al giorno di camminata all’interno di parchi e ville per avere degli effetti benefici di varia natura.
IL METODO MEZIERES NEL TRATTAMENTO DEL MAL DI SCHIENA
Il metodo Mézières è una metodica di rieducazione posturale globale che ha lo scopo di risolvere gli squilibri posturali e la sintomatologia che da essi deriva, restituendo elasticità ai muscoli accorciati, armonia al corpo e la capacità di potersi muovere secondo la fisiologia articolare.
L’approccio Mézièrista si basa sulla teoria delle catene muscolari, secondo cui tutti i muscoli si comportano come fossero uno solo e l’accorciamento di un singolo muscolo è causa di quello dell’intero sistema, cosa che provoca il disallineamento articolare locale e globale e l’insorgere di dolore o impotenza funzionale.
Il ripristino della corretta sequenza corporea si ottiene posizionando il paziente in specifiche posture tenute nel tempo, effettuate associando una respirazione terapeutica, che permettono un allungamento efficace e duraturo della muscolatura. La metodica tratta il soggetto nella sua globalità, agisce localmente sul sintomo e contemporaneamente rieducando tutto il corpo.
Chi può trarre benefici da un trattamento Mézières? Il metodo è indicato per la correzione dei dismorfismi, degli atteggiamenti posturali scorretti, delle nevralgie e dolori muscolari, di cui il più comune è il mal di schiena. Un trattamento di questo tipo risulta essere la strategia giusta per alleviare i dolori lombari, in quanto si va ad agire riducendo la compressione vertebrale, dando sollievo alle articolazioni, rilassando e allungando la muscolatura interessata e permettendo una maggiore fluidità di movimento.
L’UTILIZZO DELLA METODICA FREMS NELLA CERVICOBRACHIALGIA E NELLA LOMBOSCIATALGIA
La terapia FREMS (Frequency Rhythmic Electrical Modulation System) è una tecnica strumentale utilizzata in ambito riabilitativo, indicata nel trattamento di patologie acute e croniche, di tipo ortopedico, vascolare
o neurologico. Questa metodica si avvale di una sequenza di impulsi elettrici in grado di interagire direttamente con i tessuti biologici tramite degli appositi elettrodi applicati sulla cute, in corrispondenza
della zona da trattare. Una malattia in genere altera il normale equilibrio elettrofisiologico cellulare; un’adeguata stimolazione elettrica sui tessuti colpiti dalla patologia può indurre importanti modifiche funzionali e dunque variare il decorso di una malattia o il grado di dolore che essa può arrecare. La metodica FREMS trova ampio utilizzo nelle neuropatie da compressione, in cui, quasi sempre a seguito di un’ernia discale, le radici nervose dei nervi periferici vengono compresse, con conseguente danno motorio e/o sensitivo; ciò porta ad un progressivo indebolimento e sofferenza del tessuto nervoso, con successiva infiammazione neuronale. Tra le neuropatie da compressione da ernia più note riportiamo la lombosciatalgia per gli arti inferiori e la cervicobrachialgia per gli arti superiori. Questo trattamento consente al paziente di riacquistare il benessere fisico perso o comunque limitato dalla patologia, permettendogli di ritornare alle sue abitudini quotidiane.
LA TECARTERAPIA: UNA METODICA SEMPRE ATTUALE
La Tecarterapia è un tipo di trattamento elettromedicale che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico. Consiste in un massaggio praticato tramite uno strumento capace di ridurre il dolore ed accelerare la naturale riparazione dei tessuti. E’una forma di termoterapia endogena in quanto stimola la produzione di calore all’interno del corpo. La Tecarterapia viene utilizzata nel recupero da infortuni, quali distorsioni legamentose , lesioni tendinee, tendiniti , borsiti ed esiti di traumi ossei. Molto utile nel trattamento di patologie muscolari come contratture, stiramenti e strappi. Trova utilizzo anche e soprattutto nelle cervicolombalgie. La durata di una seduta di Tecarterapia varia generalmente tra i 20 e i 30 minuti ed incidono, sulla “buona riuscita” della stessa, alcuni fattori quali l’area anatomica di trattamento, la modalità di utilizzo dello strumento e l’abilita’ del terapista. Questa metodica non presenta particolari controindicazioni; le sole persone a cui la si sconsiglia sono i soggetti portatori di pacemaker, gli individui insensibili alle alte temperature, i soggetti con pregresse problematiche oncologiche, le donne in gravidanza ed i ragazzi la cui età sia inferiore a
14 anni. Per concludere, la Tecarterapia è una metodica molto efficace ed in linea generale gli effetti positivi sono apprezzabili dopo un ciclo di 8-10 sedute ravvicinate nel tempo (ideale una frequenza di almeno 3 sedute a settimana).
CHIROPRATICA: LA PANACEA PER LA COLONNA VERTEBRALE
La parola Chiropratica deriva dal greco keir (mano) e praxis (agire) e significa trattamento con le mani. La Chiropratica consiste nella localizzazione, trattamento e prevenzione di tensioni muscolari, dolori articolari ed irritazioni meccaniche dei nervi. I trattamenti sono basati sull’applicazione di precise tecniche manuali che mirano a migliorare il funzionamento meccanico del corpo umano e diminuire lo stress a livello del sistema nervoso. Il Chiropratico è un professionista in ambito sanitario che esalta l’abilità naturale del corpo di guarire se stesso. Egli consegue una laurea specialistica dopo un iter formativo di cinque anni. In Italia la Chiropratica è diventata ufficialmente una professione sanitaria nel 2018 grazie alla Legge Lorenzin. La terapia chiropratica pone le basi sul concetto che un corretto allineamento della colonna vertebrale e’ necessario per un adeguato funzionamento ed equilibrio del sistema nervoso. Quindi il Chiropratico lavora sui muscoli e sulle articolazioni, principalmente della colonna vertebrale, ma anche degli arti per l’effetto che questi hanno sulla biomeccanica deambulatoria e sul sistema nervoso centrale e periferico. Solitamente il piano di trattamento chiropratico si divide in tre fasi: intensiva iniziale, classica di stabilizzazione e terapia di mantenimento.
IL LASER ND-YAG: UNA SOLUZIONE IMMEDIATA AL DOLORE
La laserterapia con Laser Yag è una metodica d’avanguardia ad Alta Potenza che consente di trattare in assoluta sicurezza tutti gli stati infiammatori a carico del sistema muscolo-scheletrico.
Lo strumento differisce dai comuni laser per la capacità di trasferire elevate dosi energetiche in profondità dei tessuti sofferenti (fino a 5-6 cm) ripristinandone l’equilibrio biochimico senza che il calore arrechi alcun danno tissutale.
E’ indicato nelle patologie muscolo-tendinee o traumatiche articolari come tendinopatie, borsiti, distorsioni, lesioni muscolari, infiammazioni osteoarticolari, edemi, contusioni. Il trattamento garantisce un’efficace azione terapeutica in breve tempo procurando un immediato sollievo per il paziente che, fin dalle prime applicazioni, percepisce un’intensa riduzione del dolore e una ripresa della mobilità articolare.
Gli effetti terapeutici con questa tipologia di laser sono molteplici come:
- Antalgico
- Antinfiammatorio: l’aumento localizzato della temperatura determina un aumento del flusso sanguigno e quindi una velocizzazione del metabolismo cellulare con riduzione dell’infiammazione.
- Linfodrenante: si determina un’attivazione del microcircolo attraverso un micromassaggio che produce il riassorbimento dell’edema.
- Biostimolante: la stimolazione del metabolismo determina una velocizzazione dei processi di riparazione e di cicatrizzazione.
Durante lo svolgimento della seduta il paziente sarà munito di occhiali protettivi per evitare rischi di lesione all’occhio provocati dalla luce laser. La seduta non è invasiva e può essere eseguita con una frequenza giornaliera o per tre volte la settimana. Il percorso terapeutico si articola generalmente in cicli di 5-10 sedute che possono essere ripetute anche a distanza di tempo o essere associate ad altri tipi di trattamenti fisioterapici.
Il trattamento non è indicato per le donne in stato di gravidanza ed è sconsigliato in caso di allergie in atto e di lesioni cutanee nella zona interessata.